Riconoscere la Leadership: Profili, Percorsi, Professionalità

Leadership e percorsi professionali di crescita, con una particolare attenzione al femminile. Questo il tema di un incontro voluto da Maria Gloria Giani per il Propeller Club Port of Leghorn allo Yacht Club.

La serata, moderata da Giani assieme a Cristina Bicciocchi, direttrice della rivista Profilo Donna Magazine,  ha visto le testimonianze dirette di donne che hanno saputo guidare con autorevolezza realtà dove spesso la componente femminile, soprattutto ai vertici, è limitata.

Ad aprire l’incontro è stato l’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, il quale essendo al comando dell’Accademia Navale non solo è il leader naturale della scuola, ma ha anche il difficile compito di insegnare ai futuri ufficiali come acquisire e trasmettere la leadership. Ribuffo ha accompagnato la sua esposizione con delle slides alle quali erano associate parole chiave come responsabilità, autorevolezza, coraggio morale, spirito critico, predisposizione al confronto, scelta della squadra e meritocrazia.

Con l’ammiraglio sono stati presenti anche dieci aspiranti guardia marina ( 5 donne e 5 uomini) che frequentano il terzo anno dell’Accademia Navale.

La parola, dopo i perché dell’incontro della presidente Giani Pollastrini, è passata ad una testimonial d’eccezione: Mariacristina Gribaudi, amministratore delegato di Keyline (nonché presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia). La Gribaudi ha illustrato il suo percorso di manager che condivide la guida dell’azienda di famiglia con il marito (rilevata l’azienda nel 2002, sede in Veneto, oggi la Keyline, chiavi di sicurezza internazionali, è presente in USA, Cina, Inghilterra e Germania) e che con lui ha fronteggiato una coraggiosa trasformazione ed è anche madre di sei figli.

Con una naturale spontaneità ha raccontato di quanto il welfare aziendale sia per loro indispensabile ed il suo intervento è stato accompagnato dalle immagini fotografiche tratte dal suo libro, da poco uscito, “L’altalena rossa. Keyline e la sorprendente vita di una donna di fabbrica”, Edizioni Rubettino, scritto a due mani con Adriano Moraglio, scrittore e giornalista (Sole 24ORE).

Quando si parla di donne manager in Toscana il primo pensiero va a Gina Giani (AD e direttore generale di Toscana Aereoporti spa), la quale ha raccontato come ha gestito la scalata di Pisa tra i principali scali italiani per il low-cost e l’ha resa di fatto uno dei principali cancelli di accesso turistico in Toscana. Gina Giani ha inoltre ricordato alcuni passaggi della sua carriera e di come la fiducia del suo mentore Ing. Piergiorgio Ballini precedente AD di Sat Galilei, le abbia consentito di diventare quello che è adesso.

La parola è passata poi a Liliana Dell’Osso (professore ordinario di Psichiatria e direttore della clinica Psichiatrica e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa).

La professoressa ha guidato la platea – presenti come di consueto Prefetto, questore, la Vice Sindaco, il comandante in seconda della capitaneria di porto ed i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza – in un avvincente excursus storico sul ruolo delle donne dall’antica Grecia sino agli anni Sessanta.

Dell’Osso ha introdotto alcune parti del suo nuovo libro di “autopsia psicologica” dedicato stavolta a Coco Chanel. Il testo, studiando documentazione e testimonianze, ricostruisce la psicologia della grande stilista francese, anch’essa leader aziendale e icona della modernità.

Le relatrici della serata sono state omaggiate infine con dei gioielli realizzati da Emanuela Greco; creazioni personalizzate in argento, caucciù e pietre, ciascuna ispirata ad acque e mari particolari quali il Belize, la Costa Smeralda, il Salento, Santorini, il mare dell’Elba e le nostre acque della Meloria.