Armamento navale, aziende di settore ed esperti di energie rinnovabili sono stati ospiti dell’International Propeller Club Port of Leghorn nell’ultimo incontro ufficiale prima della pausa estiva. Il convegno dal titolo “Pianificazione energetica, ambientale e portualità” ha avuto come relatori esponenti di CONFITARMA, AssArmatori, Grimaldi Group, RINA, ALIS, Università di Pisa, Legambiente e delle Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Civitavecchia. La componente aziendale era rappresentata da Gas and Heat e H.V.M. Diego Gavagnin (ConferenzaGnl) ha moderato l’incontro, mentre il Direttore Marittimo della Toscana, l’ammiraglio Giuseppe Tarzia ha tirato le conclusioni finali. L’iniziativa ha visto il sostegno di Euro Michel, Solarplant e Legambiente Lucca.
I lavori sono stati aperti dalla presidente del Club, Maria Gloria Giani Pollastrini, che ha poi introdotto il presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale e il presidente del Propeller nazionale, l’avvocato Umberto Masucci.
L’ing. Stefano Corsini ha fatto un breve bilancio del primo anno di attività e annunciato alcune novità, tra le quali un piano di acquisizione di aree portuali per migliorare i compiti regolatori dell’AdSP e la fornitura di energia elettrica per il porto di Piombino. La Darsena Europa dovrebbe essere completata entro il 2023.
Dall’avvocato Umberto Masucci è arrivato un messaggio di impegno: “Anche se ci sono problemi a Roma, ciò non esclude che possiamo darci da fare per risolvere quelli locali. Il Propeller non vuole sovrapporsi alle associazioni datoriali, ma vuole creare un dibattito, vuole stimolare riflessioni e approfondimenti all’interno del cluster. Portiamo avanti questa attività anche all’estero con le missioni internazionali. A Malta siamo stati ricevuti dal primo ministro; la prossima iniziativa sarà a Singapore a fine novembre”.
Diego Gavagnin (ConferenzaGnl) ha dato poi il via agli interventi dei relatori.
Il professor Romano Giglioli, affrontando il tema delle prospettive tecnologiche a basso impatto ambientale, ha ricordato i progetti europei transfrontalieri sul Gnl e l’utilizzo dell’elettricità per l’intera filiera logistica portuale. Anche sul fronte della climatizzazione vi sono le tecnologie per realizzare pompe di calore a scambiamento termico in acqua, con applicazione per gli uffici e per i locali a temperatura controllata (frutta e medicinali).
Il presidente di AssArmatori, Stefano Messina, ha ricordato che viviamo tutti nella casa comune del mare e sottolineato l’importanza di una trasparente collaborazione con la Pubblica Amministrazione. Tra le sfide che ci attendono c’è la crescita graduale della sostenibilità ambientale, a partire dall’implementazione degli scrubber, che già consentono nelle navi circolanti di abbattere lo zolfo, sino al rinnovo delle flotte. “La sostenibilità passa anche da interventi strutturali per la disponibilità di carburanti alternativi, agevolazioni per chi monta gli scrubber e sistemi premiali nelle assicurazioni”. AssArmatori fa anche una proposta: dal momento che il 65% dei traghetti ha più di 25 anni, bisognerebbe favorire la costruzione di nuove navi a Gnl, magari col supporto di Cassa Depositi e Prestiti per un rientro finanziario più lungo di quello convenzionale. La proposta verrà ufficializzata a breve.
Il direttore generale di CONFITARMA Luca Sisto ha sottolineato come il carico ambientale dello shipping sia spesso sovrastimato (“Fatto 100 di inquinamento, grandi incidenti inclusi, lo shipping copre il 12 per cento”) e come manchi ancora una normativa specifica sull’utilizzo navale del Gnl. Sisto lamenta un problema normativo: “Il legislatore se non è bravo agisce da freno alle imprese e l’ambiente da opportunità diventa un ostacolo. Guardiamo per esempio al tema delle acque di zavorra. I mari son gli stessi: ci deve essere sintonia tra le legislazioni europee dei Paesi confinanti”.
Dario Bocchetti (Gruppo Grimaldi) ha presentato il progetto delle nuove navi a propulsione ibrida: ro-ro che raddoppieranno l’attuale capacità di carico unendovi un’ampia sostenibilità ambientale. Il motore a carburante tradizionale in navigazione caricherà un gruppo batterie da 5000 Kw/h di capacità che consente di tenere i motori spenti a banchina, azzerando l’inquinamento nei porti.
Calogero Burgio (AdSP Tirreno Centro-Settentrionale) ha presentato il progetto “WaveSax”per convertire il moto ondoso in elettricità. “Abbiamo la possibilità di trasformare il porto da pozzo senza fondo a sorgente attiva di energia. Sono anni che i ricercatori ci lavorano con prototipi complessi. Noi abbiamo proposto una macchina idraulica più semplice, da attaccare anche ad opere verticali”. “A Civitavecchia produciamo il 35% della energia con il fotovoltaico, oltre quella percentuale non si può andare. Nonostante il moto ondoso non sia ideale, è sempre più produttivo della risorsa vento, da noi non idonea alla generazione elettrica”.
L’ing. Guido Chiappa (Centro Sviluppo Materiali – RINA) ha illustrato l’esperienza del Registro in tema di tecnologie rinnovabili e nuovi vettori energetici. Nella consapevolezza che la continuità dell’erogazione deriva da un “energy mix” tra più tipi di fonti, l’utilizzo delle tecnologie avanzate diventa fondamentale per l’ottimizzazione nella distribuzione e nell’accumulo. Si va dalla ricollocazione delle masse d’acqua per la produzione idroelettrica sino alla riduzione dell’interferenza elettromagnetica causata dai generatori eolici. Ma il Centro Sviluppo Materiali lavora anche per la realizzazione di pannelli solari più efficienti basati su perovskite, segregazione della CO2 e stoccaggio dell’energia tramite l’idrogeno con pressioni sino a 1000 bar.
Marcello Di Caterina (Direttore di ALIS) ha ricordato l’importanza di una intermodalità sostenibile. “Le aziende si stanno organizzando. Inoltre come associazione siamo organizzati internalmente in commissioni, tra le quali una dedicata di energy saving. Ci muoviamo anche a livello europeo per portare avanti le istanze dei nostri iscritti e per meglio far comprendere gli adempimenti necessari. ALIS è una realtà in crescita e stiamo sviluppando applicazione mobile per far conoscere meglio le attività e informare gli iscritti.
Legambiente Lucca, come ha spiegato l’ing. Michele Urbano, si sta facendo promotrice – conformemente a diversi accordi di programma – di un trasferimento da gomma a rotaia del trasporto dei prodotti forestali scaricati a Livorno con destinazione Capannori (LU). Un progetto più che realizzabile per la presenza della rete ferroviaria e dello scalo merci del Frizzone. Ci sono ampi margini di intervento sia per il miglioramento della qualità dell’aria, sia per la riduzione del consumo energetico di un distretto che consuma un miliardo di metri cubi di gas. La distanza breve tra lo scalo del Frizzone e le cartiere apre anche la possibilità a un ultimo miglio su trazione elettrica.
L’ing. Claudio Evangelisti tramite Gas and Heat produce contenitori per il GNL. L’azienda di Tombolo (PI) realizza impianti per navi e tubature ed è il riferimento nazionale per questo tipo di tecnologia. La prossima sfida, oltre al mercato internazionale ove è già presente da tempo, è il mercato nazionale: in aggiunta al terminal GNL della Sardegna, iniziano ad esserci le condizioni per la richiesta di battelli per il rifornimento di navi e terminal costieri. C’è poi un settore cui Gas and Heat guarda con particolare attenzione: le crociere. L’azienda di Evangelisti ha partecipato alla gara del cantiere navale STX per la fornitura degli impianti GNL delle navi World Class di MSC.
Se Gas and Heat è l’azienda di riferimento per i contenitori GNL di grandi dimensioni, H.V.M. lo è per quelli più piccoli. Il serbatoio per uno dei progetti pilota, quello di “Green Cranes” che aveva adattato un trattore Kalmar DRF 450 a GNL, era stato fornito proprio dall’azienda guidata da David Fedi e da Renzo Ciucci. Quando il GNL troverà spazio nella trazione industriale si aprirà un mercato enorme, sia per l’utilizzo diretto che per la miscelazione col gasolio nella fase di combustione.
Il Direttore Marittimo della Toscana, Giuseppe Tarzia, ha tirato le conclusioni finali. L’ammiraglio ha ribadito che siamo di fronte ad una evoluzione più culturale che tecnologica. L’apporto dei singoli diviene parte di uno sviluppo di sistema. Il tema della sostenibilità non è più un solo elemento di costo, ma uno strumento di sviluppo. L’ambiente è oggi fattore distintivo di qualità e non più mero adempimento obbligatorio. L’armamento guarda già spontaneamente al GNL come alternativa a carburanti che inquinano nei porti. L’attenzione all’ecosistema passa oggi dall’approvvigionamento dual-fuel, dalla posa di sistemi fono-assorbenti per navi e dal controllo delle emissioni odorifere: iniziative che danno sostenibilità alle attività portuali. Realizzabili e concrete. A Livorno c’è ancora molto da fare: vanno rimossi i limiti all’accesso h24 delle navi e ci sono pratiche doganali da velocizzare.
I lavori sono stati chiusi dalla presidente dell’International Propeller Club Port of Leghorn, Maria Gloria Giani Pollastrini: “Livorno non è solo uno dei porti storici più importanti d’Italia. È una realtà determinante e lo sarà sempre di più. Molte cose possono sembrare avverse, ma basta guardarsi intorno per capire che grandi cose stanno per accadere: dalla Piattaforma Europa come accesso per le Ten-T sino al GNL che rivoluzionerà i trasporti nei prossimi decenni.
Euro Michel, sostenitore del convegno insieme a Solarplant, ha commentato: “Fa piacere vedere che in un contesto economico così complicato si possano promuovere iniziative che gettano il seme di sviluppi importanti per la nostra città, dando un contributo nell’ottica di un suo rilancio. Certo che ora sta a noi continuare ad operare nel quotidiano nel solco delle vie tracciate dalle parole dei nostri qualificatissimi relatori e finalizzarle in attività che portino beneficio a fattor comune.”